Che cos’è il programma “Piazze Aperte”?
Piazze aperte rientra nel “Piano periferie”, è un progetto che utilizza l’approccio dell’urbanismo tattico (approccio per il coinvolgimento degli abitanti nei processi di rigenerazione urbana a scala di quartiere che utilizza interventi spaziali e politiche a breve termine, a basso costo e scalabili) per riportare lo spazio pubblico al centro del quartiere e della vita degli abitanti.
Mira a far tornare le piazze a essere luoghi centrali della vita del quartiere, non più solo parcheggi o aree di passaggio, bensì aree da vivere e in cui vivere, dove Comune di Milano e cittadinanza collaborano attivamente sia nella realizzazione concreta sia nella ideazione dei palinsesti.
Restituire gli spazi ai cittadini che potranno con attività, incontri o anche solo vivendo l’area per tornare a dare un senso compiuto al termine piazza come luogo di relazioni del quartiere.
Il progetto ha un carattere sperimentale e temporaneo, nell’arco della sperimentazione sarà possibile intervenire per migliorare ulteriormente gli spazi attraverso proposte d’iniziative e proficua collaborazione con l’Amministrazione comunale.
Quali sono gli obiettivi?
- Ripensare le strade e le piazze dei quartieri come luoghi di interazione sociale, vitalità e ritrovo, restituendo lo spazio urbano alla vita pubblica.
- Incrementare la sicurezza di cittadini, pedoni, ciclisti attraverso interventi di pedonalizzazione e di moderazione del traffico, con particolare attenzione ai bambini, agli anziani e alle persone diversamente abili.
- Riconvertire gli spazi pubblici esistenti grazie a interventi di arredo e decoro urbano a basso costo e alta partecipazione, prima di intervenire con sistemazioni strutturali.
- Favorire la collaborazione fattiva tra cittadinanza e Pubblica Amministrazione, promuovendo la libera iniziativa dei cittadini attraverso l’amministrazione condivisa dei beni comuni.
Quali sono le tipologie di intervento?
- Creazione di nuove piazze e/o aree pedonali attraverso la sperimentazione di modifiche sostanziali alla viabilità, limitando l’accesso veicolare all’area, per realizzare nuovi spazi pubblici.
- Attivazione di spazi pubblici sottoutilizzati o non attrezzati attraverso l’arredo, l’abbellimento, l’inserimento di nuove funzioni con lo scopo di incentivare la socialità e la promozione di attività culturali e aggregative che possano dare valore e vita a quello spazio.
- Estensione e messa in sicurezza degli spazi pedonali attraverso la razionalizzazione degli spazi per la mobilità, come restringimenti di carreggiata, rimozione di parcheggi sottoutilizzati, adozione sistemi di moderazione della velocità, creazione di zone 30, ridefinizione degli incroci stradali a vantaggio della mobilità dolce, pedonale e ciclabile, in particolare scuole e asili.
- Realizzazione di percorsi ciclabili attraverso l’uso di manufatti leggeri prefabbricati e di segnaletica orizzontale e verticale, per favorire la ciclabilità in particolare in zone 30, in strade a senso unico e in aree individuate dal Piano Urbano per la Mobilità Sostenibile (PUMS).
- Riutilizzo di aree di sosta come “parklet” trasformando aree di parcheggio a lato della carreggiata in piccoli “salotti” pubblici, luoghi di aggregazione il cui uso è aperto a tutti e non limitato. Per realizzare un parklet è necessario che l’area di destinazione sia inserita in Zone 30.
Alcuni esempi di Urbanismo Tattico a Milano e nel mondo:
Scopri il nostro Blog per avere informazioni sull’urbanismo tattico e l’agopuntura urbana.