Il Parco di Largo Antonio Balestra

Il nuovo Parco di Largo Antonio Balestra: sport, gioco e socialità

Nel cuore del quartiere Giambellino a Milano, un’area per troppo tempo dimenticata ha ritrovato vita e significato grazie a un progetto di riqualificazione che mette al centro le persone. Il Parco di Largo Antonio Balestra è oggi un nuovo spazio di incontro, sport e inclusione, nato all’interno del Bilancio Partecipativo del Comune di Milano — un programma che invita i cittadini a proporre e scegliere direttamente interventi di interesse collettivo.

Il bilancio partecipativo: la città costruita insieme ai cittadini

Il Bilancio Partecipativo è una delle esperienze più avanzate di democrazia urbana promosse dal Comune di Milano. Attraverso questo strumento, i cittadini possono presentare progetti per migliorare i propri quartieri, votare le proposte e partecipare alla loro realizzazione.
Nel caso del Parco di Largo Balestra, la comunità del Giambellino ha espresso un desiderio chiaro: recuperare un’area degradata per restituirla alla vita quotidiana, rendendola un luogo sicuro e aperto a tutte le età.

Il contributo di Needle: progettare relazioni, non solo spazi

All’interno di questo processo, Needle ha fornito supporto tecnico e consulenza progettuale, traducendo le istanze della cittadinanza in linee guida capaci di orientare l’intervento di riqualificazione.
L’approccio di Needle non si è limitato all’aspetto fisico dello spazio, ma ha messo al centro la dimensione sociale e relazionale: creare luoghi che favoriscano la convivenza, l’inclusione e la costruzione di comunità.

Le linee progettuali dettate da Needle hanno posto l’accento su quattro temi chiave:

  • Lo sport, come strumento di benessere e aggregazione, con la realizzazione di nuove attrezzature per l’attività fisica libera e accessibile a tutti.
  • Il gioco, pensato come linguaggio universale che unisce generazioni e culture diverse.
  • La socialità, resa possibile da spazi di sosta, incontro e dialogo, progettati per essere vissuti quotidianamente.
  • L’inclusione, intesa non solo come accessibilità fisica ma come possibilità di partecipare e appartenere, superando barriere materiali e simboliche.

Dal degrado alla rinascita: una riqualificazione sociale

Prima dell’intervento, Largo Balestra era un luogo marginale, segnato da abbandono e insicurezza. Oggi è un parco vivo, frequentato da bambini, famiglie, sportivi e anziani: un microcosmo urbano che racconta la capacità della città di rigenerarsi a partire dal basso.
La riqualificazione non ha riguardato solo il paesaggio urbano, ma ha prodotto una trasformazione sociale, rendendo visibile il potere rigenerativo della partecipazione e della cura condivisa degli spazi comuni.

La cura condivisa dei beni comuni

Il progetto del Parco di Largo Antonio Balestra dimostra come il disegno dello spazio pubblico possa diventare un atto collettivo e democratico. Needle ha interpretato il ruolo di facilitatore tecnico, accompagnando un percorso in cui la progettazione si intreccia con la partecipazione e in cui la bellezza nasce dall’ascolto.
Questo intervento rappresenta una tappa importante nel percorso di Needle verso una progettazione urbana sensibile e inclusiva, capace di restituire valore ai luoghi e alle comunità che li abitano.

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