I Patti di Collaborazione

I patti di collaborazione per la realizzazione di progetti di gestione, manutenzione, miglioramento e attivazione dei beni comuni urbani: dalle aree verdi a porzioni di terreno, dai vuoti urbani a luoghi per la pratica di sport.

Patti di Collaborazione Needle Agopuntura Urbana
Image © Needle Agopuntura Urbana – Progetto Fate Largo

Cos’è il “Patto di collaborazione”?

Il “Patto di collaborazione” è uno strumento che permette di formalizzare una collaborazione tra cittadini e Pubblica Amministrazione. Il “Patto di collaborazione” è il motore del “Regolamento per l’amministrazione condivisa dei beni comuni” che disciplina la cura, la gestione condivisa e la rigenerazione dei beni comuni urbani.

Com’è nato?

Il regolamento è stato ideato ed elaborato da LABSUS-il Laboratorio per la sussidiarietà, ed è stato adottato in via sperimentale dal Comune di Bologna nel maggio del 2014. Ad oggi oltre 100 comuni di tutta l’Italia hanno approvato il regolamento e sono stati attivati oltre 1000 patti di collaborazione. Anche il Comune di Milano ha avviato un percorso culturale verso la condivisione dell’amministrazione della città.

Milano
Image © Sebastiano GravinaIl giardino delle culture

A cosa serve?

Il patto fa emergere una comunità responsabile, che si aggrega intorno ad un bene comune per prendersene cura. Fa scaturire un’identità collettiva, grazie alla capacità dei partecipanti di essere interpreti dello “spirito dei luoghi”, individuando e trasmettendo il senso di comunità.
Attraverso il patto vengono stabilite tutte le procedure legate alla gestione/manutenzione, ordinaria e straordinaria, che devono essere seguite per una corretta rigenerazione del territorio. Il patto segue una metodologia a 360°, legata alla continuità e al mantenimento degli spazi e delle attività nel tempo.

A chi è rivolto?

I patti di collaborazione sono rivolti a cittadini attivi, volontari, gruppi informali (comitati, social street e altre forme di aggregazione spontanea di cittadini), associazioni, istituzioni scolastiche, comitati di genitori, fondazioni e imprese promotrici del cosiddetto “volontariato aziendale”. I vari attori collaborano con la Pubblica Amministrazione nella realizzazione di progetti di gestione, manutenzione, miglioramento e attivazione dei beni comuni urbani.

Patti di Collaborazione Needle Agopuntura Urbana
Image © Needle Agopuntura Urbana

Cosa riguarda?

L’oggetto dei patti sono i beni comuni: beni pubblici (affidati prevalentemente alla custodia, cura o sorveglianza di qualche amministrazione pubblica) e beni privati capaci di aggregare una comunità di persone: soggetti privati, associazioni, gruppi informali, attori pubblici che pattuiscono come prendersene cura, rigenerarli, gestirli, riusarli. Nella nozione di beni comuni urbani rientrano tutti quegli spazi e servizi urbani che siamo abituati a considerare beni comuni locali o beni di comunità, intesi come spazi e servizi di tutti e quindi spazi e servizi comuni.

Quali sono i principi generali?

Fiducia reciproca: Comune e i Cittadini improntano i loro rapporti alla fiducia reciproca e presuppongono che la rispettiva volontà di collaborazione sia orientata al perseguimento di finalità di interesse generale.
Pubblicità e trasparenza: si riconosce nella trasparenza lo strumento principale per assicurare l’imparzialità nei rapporti con i Cittadini e la verificabilità delle azioni svolte e dei risultati ottenuti.
Responsabilità: quale elemento centrale nella relazione con i cittadini, nonché quale presupposto necessario affinché la collaborazione risulti effettivamente orientata alla produzione di risultati utili e misurabili.
Inclusività e apertura: gli interventi di cura e rigenerazione dei beni comuni devono essere organizzati in modo da consentire che in qualsiasi momento altri Cittadini interessati possano aggregarsi alle attività.
Pari opportunità e contrasto delle discriminazioni: la collaborazione deve promuovere le pari opportunità per genere, origine, cittadinanza, condizione sociale, credo religioso, orientamento sessuale e disabilità.
Sostenibilità: il Comune, nell’esercizio della discrezionalità nelle decisioni che assume, verifica che la collaborazione con i Cittadini non ingeneri oneri (o minori ricavi) superiori ai benefici e non determini conseguenze negative sugli equilibri ambientali.
Informalità: si assicura flessibilità e semplicità nella relazione fra Comune e Cittadini, nel rispetto dell’etica pubblica, così come declinata nei principi di imparzialità, buon andamento, trasparenza e certezza.
Autonomia civica: il Comune riconosce l’autonoma iniziativa dei Cittadini e predispone tutte le misure necessarie a garantirne l’esercizio effettivo.
Prossimità e territorialità: si riconoscono le comunità locali come livello privilegiato per la definizione di patti di collaborazione per la cura, gestione condivisa e rigenerazione dei beni comuni.

Quanto dura?

I patti hanno una durata di un anno. La loro temporalità è il segno che sono strumenti flessibili, modulabili e capaci di seguire costantemente le sensibilità che si manifestano in un territorio. Senza eccessive rigidità, si individuano di volta in volta le destinazioni che una comunità ritiene più adeguate nel tempo.

Patti di Collaborazione Needle Agopuntura Urbana
Image © Progetto Piazze Aperte – Milano

Il ruolo di Needle:

Il nostro ruolo è quello di sensibilizzare la comunità locale sull’importanza dello spazio pubblico. Il bene comune è una risorsa che può contribuire a migliorare la qualità della vita di tutti. L’intento del nostro lavoro è di stimolare i cittadini che hanno già proposte di riattivazione di uno spazio pubblico, sfruttando l’opportunità di un percorso collettivo.

Needle si inserisce anche come intermediario e coordinatore dei processi per affiancare la Pubblica Amministrazione. In primo luogo per affrontare il tema della rigenerazione di piccoli spazi pubblici e in seguito a sperimentarne una gestione condivisa con i cittadini.

Un impatto positivo nella fase iniziale è fondamentale per la riuscita del percorso complessivo: solo instaurando un rapporto di fiducia reciproca, di condivisione e di trasparenza ci saranno le basi per un percorso virtuoso che, attraverso lo strumento dei “Patti di collaborazione”, potrà concludersi concretamente. Gli interventi e le attività da realizzare devono garantire la valorizzazione del bene in favore della collettività: dalla gestione condivisa alla rigenerazione del territorio.

Patti di Collaborazione Milano
Image © Needle Agopuntura Urbana

La procedura

Needle offre un supporto nella sottoscrizione dell’accordo di collaborazione e nella formulazione della documentazione aggiuntiva necessaria a perfezionare il patto.
Fra le tematiche che affrontiamo troviamo:

Definizione e analisi del problema e individuazione della finalità generale;
Identificazione degli obiettivi;
Identificazione dei destinatari (Target);
Identificazione delle Responsabilità tra cittadini/enti attivi e Amministrazione Pubblica;
Attività prevista e tempistiche;
Metodologia di intervento;
Risorse e mezzi necessari;
Importo richiesto per la realizzazione del progetto;
L’utilizzo di fondi Comunali;

Per saperne di più scrivici a: info@needlecrowd.com
Oppure scopri i nostri progetti e le news sul nostro lavoro.

Ti conviene prenderti cura dei luoghi in cui vivi, perché dalla qualità dei beni comuni materiali e immateriali dipende la qualità della tua vita. Il tempo della delega è finito! L’Italia ha bisogno di cittadini attivi, responsabili e solidali.(Rapporto Labsus 2017)